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venerdì 11 aprile 2008

95 Ashfield Street, Tortona, New Zealand

In quanto primo post scritto interamente dall'estero, il seguente testo sara' privo di accenti, causa manifesta inadeguatezza delle tastiere inglesi.



La mia casa occupa tre piani di una palazzina di mattoni rossi, al numero 95 di Ashfield Street, nel quartiere di Whitechapel a Tortona, insignificante cittadina dell'Isola Nord della Nuova Zelanda.

Whitechapel e' nota ai piu' per essere il quartiere di Jack the Ripper, noto qui a Tortona come Jack lo Squartatore.

Infatti, non troppo distante da casa mia, c'e' questa Montague Street che se non sbaglio era proprio la via dove il vecchio Jack usava bazzicare.

Una volta poi ero in giro con Monica da queste parti, ma prima che ci venissi ad abitare, e lei mi ha portato in un pub dall'apparenza oscura, con le pareti piastrellate e grossi divani avvolti nella penombra. Mi ha detto che era il pub di Jack lo Squartatore.

Poi quella sera abbiamo limonato.

Ma piu' avanti nella serata.



Comunque, insomma, questa nuova sistemazione mi sta creando problemi di ambientamento.

Alla fine non e' facile abitare in tre posti contemporaneamente.

Specialmente se la mia presenza non ha senso in nessuno dei tre.

Perche' se tale presenza fosse giustificata da una qualche utilita', se avesse un effetto tangibile e misurabile sul mondo esterno, a quel punto avrebbe un senso.

Invece io abito in 'sto posto, a Whitechapel, Tortona 15057, New Zealand ma potrei abitare da qualsiasi altra parte che sarebbe lo stesso.

Cosi' mi trovo a chiedermi che senso hanno i padroni di casa musulmani che mi fanno usare una pentola diversa per cuocere i tortelli al prosciutto altrimenti se uso la loro vanno all'inferno (ma io poi li ho scolati nel loro scolapasta hahahaha), o le serate passate a calpestare asfalto a caso in umidi sobborghi in attesa che il tempo passasse ed i miei pensieri lo seguissero, o le facce stantie degli indiani nei minimarket (non esiste un minimarket senza indiano. Un indiano senza minimarket forse si), bidimensionali come ritagli di giornale sotto quella luce al neon sempre uguale come la loro espressione.

Cosi' mi chiedo cosa ci sono venuto a fare qui in Nuova Zelanda, che neanche mi pagano per lavorare, ma soprattutto visto che sono arrivato gia' col desiderio di tornare.

Non si va in un posto come la Nuova Zelanda pensando gia' al ritorno. E' un controsenso. Uno dei miei.
Come tutti quegli aerei che ho preso desiderando di perderli. Ma pensando che se li avessi persi avrei desiderato di averli presi.
Come tutte le volte in cui ho maledetto casa mia per poi sentirne la mancanza appena uscivo sul pianerottolo.

Come abitare al 95 di Ashfield Street, Tortona, New Zealand

2 commenti:

seipuntotrentasette ha detto...

Stupendo.

Comunque:
"Invece io abito in 'sto posto, a Whitechapel, Tortona 15057, New Zealand ma potrei abitare da qualsiasi altra parte che sarebbe lo stesso."
No no no no, attenzione, chi ci dice cosa pensare ci ha insegnato che si chiama flessibilità. F-l-e-s-s-i-b-i-l-i-t-à.
Ricorda. Importante.

Scusa eh, ogni volta lascio due righe. Ammorbo, lo so. Però quando arrivo qua leggo, e mi vien da scrivere.

Chiara ha detto...

Io sto iniziando seriamente a preoccuparmi... e lei sa che io non mi preoccupo facilmente per lei...