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giovedì 14 agosto 2008

Quo usque tandem abutere, Brandingwalsh, patientia nostra?

Non vi preoccupate, tra un po' chiudo.

Ultimamente va di moda chiudere i blog, ma solo quelli di successo, quindi la chiusura di questo non andrebbe vista come un tentativo di adeguarsi alla moda.

Piu' che altro, l'intrinseco valore di questo blog e' la sua assoluta mancanza di valore informativo. Mi spiacerebbe chiuderlo solo per questo, rappresentava (parliamone al passato va') un esempio unico di assenza di contenuti. Autoreferenzialita' autoreferenziale. Ma il bello e' che non sono riuscito nemmeno a parlare di me.
Ad esempio, sta zelandia no?

Alzi la mano chi ha capito qualcosa di com'e' sto posto.

Tra poco credo che verro' smascherato e tutti capiranno che sono chiuso in un capanno per gli attrezzi in un campo vicino a viguzzolo da circa tre mesi.
Mi sento un po' come quello di intudeuaild. Massi', quello che si e' infilato in halasca (si scrive cosi'? sto ancora imparando l'inglese) e non riusciva piu' a uscire.
Io avrei la statale a 50 metri, ma un contadino ha messo il lucchetto alla porta del capanno.
Ma non vi preoccupate, ho il plasma con lettore dvd ed un sacco di porno, sky, skype, flickr, tumblr, twitter, un avatar e qualche malware a tenermi compagnia.
Se avessi anche la corrente elettrica tutto funzionerebbe meglio, specialmente il plasma, che cosi' si vede bene (di giorno) ma e' sempre uguale.
Ieri il contadino e' venuto a bussare ma io gli ho detto di lasciarmi stare che sono in nuova zelandia.
Non sembrava convinto, lo zotico. Forse perche' non parla inglese.

Ieri pensavo che forse nel mio futuro vi e' una carriera ecclesiastica.

Cioe', la vocazione la sento, per carita'. Poi Don Branding suona bene. O Don Walsh.

Il problema e' che temo mi chiederebbero di smettere di bestemmiare.

Almeno durante la messa.