Scrivo dalla sala d’aspetto dell’aeroporto di Sydney, l’ultimo aereo, quello che mi porterà (almeno nelle intenzioni del pilota) ad auckland, parte tra meno di un’ora.
Fondamentalmente ho scritto questo post per dire questo.
Ho sempre pensato che scrivere dagli areoporti alcuni frettolosi appunti di viaggio fosse una cosa figa. Molto viaggio-avventura.
Quindi l’ho fatto anch’io.
Per il resto, non ho un cazzo da dire.
E’ anche vero che ogni persona normale in procinto di partire per un viaggio come questo scriverebbe quantomeno un post di commiato sul suo blog, o comunque qualcosa che segni il passaggio.
Io non l’ho fatto, tanto per cambiare.
Così ho pensato di scriverne uno durante il passaggio.
E faccio ancora di più, mi riprometto blandamente (non bisogna mai pretendere troppo) di essere piuttosto sollecito nel documentare l’inizio e l’evoluzione di questa esperienza agli antipodi.
A proposito di antipodi, adesso che ci penso non sono ancora andato al cesso a vedere l’acqua dello sciacquone che gira al contrario.
Vado subito.
venerdì 16 maggio 2008
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1 commento:
gira al contrario allora?
è sempre stato il mio pallino vedere l'acqua che gira al contrario, ti invidio tanto!
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