Mi sento come uno di quei bambini capricciosi che non si rassegnano a non ottenere quello che vogliono.
L'evidenza del fatto che non posso avere la cosa che voglio non influisce minimamente sulla mia pretesa di averla.
Continuo a pensarci, ad insistere, e siccome non c'è nessuno qui con me col quale posso insistere, insisto con me stesso.
Non riesco a farmene una ragione.
In questi casi si dice sempre che è una questione di tempo, che poi passa.
Beh, a me non passa.
Non mi passa per niente, anzi, aumenta.
Aumenta, cazzo.
sabato 24 maggio 2008
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