Mi sono scusato e sono uscito, ma che vergogna!
venerdì 11 novembre 2011
mercoledì 12 ottobre 2011
di mattina aspetto la sera e di sera aspetto la mattina
e la mia esistenza è regolata dal rumore del frigorifero
domenica 24 luglio 2011
quel giorno in cui ho visto delle foto in un giardino d'autunno ed ho capito che non c'era ritorno
non so come mai certe cose hai bisogno di scriverle da qualche parte perché non ti basta pensarle.
sabato 9 luglio 2011
giovedì 23 giugno 2011
sgretoli la concordia
in queste sere mi sono trovato davanti all'evidenza che nella vita io tendo a rovinare tutto.
credo in fondo di avercela solo con il sottoscritto, anzi ne sono sicuro.
il problema è che incidentalmente alle persone capita di pensare che ce l'abbia con loro.
questo tra l'altro mi provoca un sottile, feroce piacere.
il piacere dello sgretolatore.
come dice un film che riguardavo di recente,
la sgretolatezza pura che non ha a che fare col genio, m'esalta.
domenica 15 maggio 2011
venerdì 25 marzo 2011
dovrebbero chiamarmi ai litigi per sdrammatizzare
(ovvero capire cosa fare da grande un pomeriggio di marzo)
giovedì 17 marzo 2011
per rilassarmi scrivo finte mail gentili alla brambilla
ho deciso che, causa carenza cronica di cattivo umore (di quelli tosti intendo, di umore buono non lo sono biologicamente), d'ora in poi su questo blog scriverò solo aforismi.
venerdì 21 gennaio 2011
danno
il tempo mi insegue ed io non so dove nascondermi.
cerco di ingannarlo rimanendo in ufficio ma lui sa che tanto non lavoro.
e questo tempo bastardo sa quando non passare mai e farmi vedere i mesi davanti a me come secoli ma sa anche come stanarmi ogni volta che mi nascondo sperando che non arrivi il momento di fare quello che devo fare.
da mesi passo il mio tempo a sfinirmi di dialoghi interiori come nell'imitazione di qualche attore scarso di qualche dramma psicologico di qualche autore di terz'ordine.
mi pongo ultimatum e poi mi diverto a disattenderli. e poi ricomincio e ricomincia la fuga dal tempo che mi separa dalla scadenza del successivo.
ma lui poi mi trova sempre.
sono stato stanato mille volte. ma ogni volta la vergogna è la stessa.
non ci si abitua.
in realtà, aumenta. Perché il tempo impietoso mi ricorda che dall'ultima volta che mi ha trovato lui, tempo, è passato.
E mi ricorda che la vergogna, quando inevitabilmente il mio inganno sarà smascherato anche agli altri, sarà molto peggiore.
mi muovo in punta di piedi per non fare rumore, mi nascondo sotto le coperte, NON RISPONDO AL TELEFONO ma non serve a niente.
-non l'ho ancora fatto. lo devo fare. non lo farò neanche oggi-
ogni giorno inizia così.
un ritorno in grande stile, direi. Dopo anni di silenzio si torna con la consueta verve ed il tono sempre lieve e sbarazzino.
bene. d'altronde se uno utilizza un blog come pattumiera dei propri stati d'animo non è che può essere tanto diverso.
è che io non faccio la differenziata.
mercoledì 12 gennaio 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)