Ieri una mia amica che non vedo da molto tempo mi ha scritto sulla mia social iutiliti di cui mi vergogno a scrivere il nome perche' io no, io sono un blogger, mica uno che usa feisbuc (cazzo) chiedendo mie notizie con fare affettuoso e, tra mille dettagli non richiesti sui suoi numerosi impegni di donna in carriera, mi ha chiesto quando torno perche' LEI mi vuole sempre bene e, dopo che le ho risposto la settimana prossima, nel messaggio successivo, sempre con lo stesso tono pratico ed indaffarato, mi ha detto che nel weekend porta al mare le nonne quindi al massimo ci vediamo a SANTA.
Certo.
Aspettami. Dammi solo il tempo di atterrare (se atterro) dopo 40 ore di volo e cinque mesi di assenza e cerco subito un taxi per SANTA. E' un po' che ho voglia di vedere le tue nonne.
Ecco, questo per dire che torno. Torno nella mia cittadina, e la cosa figa e' che mi lamentero' con fare annoiato e vagamente spocchioso che tutto e' rimasto uguale, ma il realta' il problema e' che io saro' rimasto uguale, visto che mi trovero' esattamente al punto di partenza.
Beh, non proprio tutto, dai. Mi hanno detto per esempio che pinoemarisa ha rinnovato, adesso e' un locale al passo coi tempi. Non so pero' che fine abbiano fatto pinoemarisa, spero stiano bene. Lo scopriro' presto, in ogni caso, dato che non avro' molto da fare se non reimmergermi nel liquido amniotico della mia rassicurante realta' locale.
Si si, va la, poche balle, altro che Zelandia, io sono uno da pinoemarisa. A chi la voglio raccontare.
Adesso che ho giocato un po' all'esploratore mi aspetta la merenda sul tavolo della cucina ed il telecomando sul divano. Il rumore della lavatrice che gira ed il gatto che mi si struscia tra i piedi. Non andro' piu' in nessun posto non raggiungibile in ciabatte.
Quindi, a rpensarci, mi sa che non se ne fa niente anche per SANTA.
lunedì 6 ottobre 2008
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